Abbandonati dal senno Cronache dal grande reset

Manifesto animalsessista, tòpica sui muri di Roma?Che tempi, i tempi nuovi. Manco hai tempo d’ingerire il Maalox per digerire il nuovo babykolossal sfornato dalla Disney, la Biancaneve riverniciata di fresco con l’idiotismo imperante, senza principe e senza nani – almeno la strega sarà rimasta, siapur transgender? – e già s’appropinqua un altro caso, da sottoporre senza indugio alla sempre vigile attenzione dell’occhiuto tutore del politicamente corretto.

Campeggia sui muri romani, tra la canicola e la monnezza, un manifesto capace di suscitare qualche inquietudine persino nella coscienza d’un verace sessista d’antan. Ordunque: uno smezzato canetto fa da contrappunto a un’efebica fanciulla dalla chioma dorata, anch’essa a mezza faccia. Tra i due la scritta: “L’abbandono è come uccidono i vigliacchi”. Campeggia, su fondo nero, il logo del comune di Roma in belle lettere. Un manifesto istituzionale, quindi. Sorvoliamo sulla discutibile sintassi. Tralasciamo la grafica, dal gusto vagamente necroforico e orrorifico. Quel che preme, a un inveterato sennaiolo – seguace del senno, ndr – seppur sessista è piuttosto l’accostamento.

Perché la biondona col cagnetto? Perché l’occhione volitivo accanto al languido occhietto? Si vuole forse suggerire l’audace accostamento tra i due abbandoni? Tra quello dell’indifeso cane e l’altro, ancor più odioso, della perfida donna verso l’uomo? È lei, femmina fedifraga, l’abbandonatrice d’uomini e animali? Ennesimo esempio di violenza di genere? Subdolo attacco alla donna, tanto più grave in tempi di sbandierata intoccabilità della medesima, facendo leva sull’animalismo come cane di Troia? O piuttosto l’autore di siffatto avviso è l’abbandonato dalla bionda virago e per tramite del manifesto chiede giustizia, solidarietà sulla pubblica piazza? Infine, banalmente, mera tòpica, becero granchio? Orsù, s’apprestino il buon Nordio e l’ottimo Gualtieri a sceverare il caso, i leali servitori del nuovo ordine erotico globale scatenino l’opportuna reprimenda e il giusto castigo. Si vigili, s’intervenga, sia tolto ogni dubbio. O almeno se ne faccia un bel post tiktokato.


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