Dall’Inghilterra l’ultima follia della contemporaneità: il veganesimo come religione.
Dall’Inghilterra l’ultima follia della contemporaneità: il veganesimo come religione.
Non c’è due senza tre, dice il proverbio. L’adagio casca a cecio per il processo d’impeachment a Trump iniziato oggi al Senato.
C’era una volta l’Altra America. Era il giardino di casa Usa, dove fin dai primi dell’800 il presidente Monroe disse che nessuno oltre agli stessi Usa doveva mettere il naso, con l’omonima dottrina.
C’erano una volta le rivoluzioni colorate. Democratiche, spontanee. Dovevano aprire la strada alla libertà nei paesi dell’Est, eliminando uno a uno tristi despoti sopravvissuti al tracollo del comunismo, da Belgrado a Kiev, col marchio di qualità serbo Octopor e il mancorrente Cia.
C’è una storia, vecchia come il cucco, però vergine. Antica come il mondo, ma tutta da scrivere.
Era l’87 quando l’Unione Sovietica celebrò il settantennale della rivoluzione d’Ottobre con una gran parata sulla piazza Rossa.
“Safe zone in Siria o apro le porte ai rifugiati verso l’Europa”. Il monito è chiaro, il ricatto pure.
Hong Kong e la sua crisi di piazza, spontanea quanto un teatrino d’ombre cinesi, può innescare ben altre crisi sulle piazze finanziarie del mercato globale e nel confronto tra Oriente e Occidente. Atteso per il 5 agosto lo sciopero generale, il redde rationem con Pechino che per ora sta a guardare
Cinquant’anni fa l’uomo metteva piede sulla luna: un grande passo per l’umanità.
Ormai è fatta, con buona pace dei carnivori. Entro il 2040 oltre la metà della carne che finirà nei nostri piatti non sarà di origine animale ma verrà coltivata in vaso o proverrà da piante diverse.