La magia di Capossela inaugura la prima rassegna musicale nel parco archeologico dell’Appia antica
La magia di Capossela inaugura la prima rassegna musicale nel parco archeologico dell’Appia antica
Accroccata sulle pendici collinari che guardano il Trasimeno, Cortona è l’ultima cittadina toscana in faccia all’Umbria. Una bomboniera sul punto d’esplodere i suoi confetti d’attorno, disseminandoli sui colli della Val di Chiana aretina e in terra umbra.
L’aveva iniziato lui l’hanno scorso, è ripartito da lui anche quest’anno. Da Palamede, eroe degli Achei trasposto sulla piana reatina, rimosso dalle macerie di Troia per tornare a quelle di Amatrice.
«L’utopia è là nell’orizzonte. Mi avvicino di due passi e si distanzia di due passi. Cammino dieci passi e l’orizzonte corre dieci passi. Per tanto che cammini non la raggiungerò mai».
Lo spirito è quello d’un ragazzino. Anche quando leva la coppola, a salutare la moltitudine ch’è venuta a omaggiarlo, osannante, lo fa con gesto sbarazzino, quasi a schernirsi d’essere lì. Sotto le volte della basilica ch’era del galantuomo pagano Massenzio, riattata a sua gloria da quel carognone cristiano di Costantino.