Ottant’anni fa, Hitler tentava l’operazione Cittadella in Russia. Oggi ci riprova Zelensky, col supporto Nato. Perché, situazione sul terreno e prospettive dell’offensiva ucraina
Ottant’anni fa, Hitler tentava l’operazione Cittadella in Russia. Oggi ci riprova Zelensky, col supporto Nato. Perché, situazione sul terreno e prospettive dell’offensiva ucraina
Quante ne ho prese, ma quante gliene ho dette. Potrebbe riassumersi così, con una battuta, il confronto Iran Israele che rischia d’incendiare il Medio Oriente più di quanto arda. L’omicidio mirato e di massa nella storia dello stato ebraico
Dopo la rappresaglia dimostrativa all’Iran gli Usa mettono l’ennesimo veto all’ingresso della Palestina all’Onu e il Congresso approva miliardi di aiuti militari a Israele. Netanyahu potrà fare tabula rasa di Gaza o quel che ne resta, spianando l’ultimo bastione di resistenza a Rafah. La soluzione finale per i palestinesi nella Striscia è ormai a portata di mano e l’Apocalisse s’appressa, a singhiozzo
Scenari e retroscena dell’attacco dell’Iran a Israele: una rappresaglia preannunciata e ipercontrollata. La Terza guerra mondiale è rimandata (dopo la pubblicità)
Netanyahu rilancia, a Gaza e Damasco. Il marchese del Grillo in salsa mediorientale che piace allo strabico mondo (e ai media) occidentali
Il riallineamento della Germania nei nuovi equilibri della guerra civile europea in corso in Ucraina
È questione di giorni, in barba a ogni nuova tregua. La Striscia sarà spianata, e la questione dei territori occupati entrerà in una nuova fase, non certo definitiva. A due mesi dal “Diluvio Al Aqsa”, come i militanti di Hamas hanno battezzato l’offensiva su Israele, ricostruiamo quanto sta portando alla soluzione finale palestinese, almeno a Gaza, per dirla come Eichmann.
Giorno verrà in cui alle persone di una qualche intelligenza sarà tolto il diritto di parola per rispettare il pensiero degli imbecilli, cioè della maggioranza, in nome della tolleranza. Così profetizzava Dostoevskij, un pajo di secoli fa.
La prima cosa giusta l’ha detta lo speaker del G7 al termine della riunione d’urgenza, quando già i missili fioccavano sull’Ucraina: Putin si è messo dalla parte sbagliata della storia. Poi tutti a sanzionare di brutto il barbaro moscovita.
Il nuovo fronte orientale di Erdogan nel Nagorno Karabakh. Tutti sotto botta ma il neottomanesimo alla fine farà il botto