“Tutta la vera arte è sacra”. Potremmo chiuderla qui, a poche righe d’introduzione, tanto pregna di senso è la locuzione, nel parlare di Eclissi, oltre il divorzio tra arte e Chiesa.
“Tutta la vera arte è sacra”. Potremmo chiuderla qui, a poche righe d’introduzione, tanto pregna di senso è la locuzione, nel parlare di Eclissi, oltre il divorzio tra arte e Chiesa.
Lo spirito è quello d’un ragazzino. Anche quando leva la coppola, a salutare la moltitudine ch’è venuta a omaggiarlo, osannante, lo fa con gesto sbarazzino, quasi a schernirsi d’essere lì. Sotto le volte della basilica ch’era del galantuomo pagano Massenzio, riattata a sua gloria da quel carognone cristiano di Costantino.
La famiglia, la più alta tragedia dell’umanità. Oppure, nella migliore ipotesi, bolla e riparo alle insidie dell’esistente. Un esempio d’ambo i casi è in un libro di Luigi Michele Perri, Il monocolo – Rai Eri, 9 euro – che è, a un tempo, specchio dei tempi e fuori dal tempo.
Tredici pezzi, tra cui le chiavi della limousine su cui viaggiava John Fitzgerald Kennedy quando è stato ucciso, il 22 novembre 1963, e l’invito per la cena di gala che ci sarebbe stata quella sera, se non fosse stato ucciso.
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