C’è sempre una sorta di prudérie ad affrontare il tema Balthus. E lui, se fosse ancora vivo, certo se la ghignerebbe da vecchio satiro, dietro ai vetri e le boiserie del villone svizzero di Rossinière.
C’è sempre una sorta di prudérie ad affrontare il tema Balthus. E lui, se fosse ancora vivo, certo se la ghignerebbe da vecchio satiro, dietro ai vetri e le boiserie del villone svizzero di Rossinière.
Marino ci (ri)pensa. Dal Campidoglio arringa i suoi, il Pd verso la conta
Si inaugura il 25 ottobre a Poggio Mirteto (Rieti). Un progetto pilota per sviluppare un turismo della memoria nei luoghi dove nacque la prima zona libera d’Italia, della battaglia del Tancia e della strage nazifascista di Monte San Giovanni. Oltre il ricordo.
C’è l’anziana sparita senza lasciare traccia, il mutilato di guerra palestinese, le facce dei rifugiati libici, il sé riflesso. C’è il mondo, insomma, con le sue sfaccettature tragiche e grottesche, disvelate e oscure, nei ritratti della contemporaneità alla Fondazione san Fedele di Milano.
Roma ha solo la certezza delle sue macerie, a due mesi dal Giubileo. Era dai tempi dei bersaglieri di La Marmora a Porta Pia che non si sentivano parole così dure sulla Città eterna da parte del Vaticano.
La notizia ha dell’incredibile, ma pochi sembrano essersene accorti. I cinesi sono in Siria e combattono – almeno, si apprestano a farlo – a fianco del contingente russo pro Assad.
Un pittore unico e inqualificabile. Così definisce Jacques Joseph Tissot la curatrice Cyrille Sciama nella mostra romana che porta per la prima volta in Italia l’artista francese. Un personaggio da romanzo, per dirla ancora come lei, assai noto ai suoi tempi ma semisconosciuto in patria e all’estero, eccezion fatta per il mondo anglosassone. L’Inghilterra che fu sua seconda patria e gli Stati Uniti che ne...
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Presentata sotto la pioggia la stagione del teatro romano. Tanta roba, all’insegna del “Cambiamento reale” e della contemporaneità
Trent’anni fa moriva un mostro sacro del Novecento letterario italiano. Cosa resta
Troppo umano, avrebbe detto Nietzsche. Ma anche un artista davvero unico. Alla Fondazione Roma l’opera di un uomo capace di vivere in simbiosi con l’arte. Il circo come metafora e scommessa contro le avversità della vita.