Donatella Di Pietrantonio vince il premio Strega 2024. Storie di donne sull’orlo d’una crisi d’identità
Donatella Di Pietrantonio vince il premio Strega 2024. Storie di donne sull’orlo d’una crisi d’identità
Dal look, più che dal libro. Il resto è noia. Einaudi vince lo Strega numero 76 con l’autore di Straniati, uno dei due candidati in lizza per la casa editrice. Alla Raimo i premi giovani e off
Vittoria scontata al premio Strega per Sandro Veronesi con Il colibrì. Grazie anche al suicidio in casa Einaudi lo scrittore di Prato vince l’edizione del 2020, all’insegna del coronavirus
Come previsto e prevedibile, Mussolini ha vinto, anzi stravinto. Antonio Scurati ha sbancato il 73esimo premio Strega.
Altri tempi. Quando a farla da padrona in casa Bellonci, oltre all’afa romana, era l’incertezza di chi, entrato in cinquina, avrebbe patito, oltre alla calura, l’emozione di vincere lo Strega.
E due. Senza faglie sul pronostico, Helena Janeczek vince il secondo premio letterario dell’anno, il primo del Belpaese. Dopo il Bagutta, lo Strega. Visto che non c’è due senza tre e il suo La ragazza con la Leica è in lizza anche al Campiello, la possibilità di uno storico tris non è irrisoria, per lei.
E due. Dopo lo Strega, l’Einaudi si pappa anche il Campiello che non sposta equilibri editoriali, né muove la classifica dei libri venduti, ma pure lui ha il suo perché, anzi parecchi.
La montagna, si sa, piace ma anche no. In genere si ama o si detesta, vie traverse non esistono. La montagna piace a Paolo Cognetti, come piacciono Le otto montagne uscite dalla sua penna.
«Torniamo al ninfeo di villa Giulia. Quello è il posto dello Strega». La migliore battuta della serata l’ha fatta Francesco Piccolo, vincitore tra i più recenti e meno esaltanti del premio, che difatti ha strappato un applauso tra i pochi convinti della mesta serata.
La sposa. Un viaggio di Mauro Covacich nella sterilità contemporanea